"L'America non è soltanto una parte del mondo. L'America è uno stato d'animo, una passione. E qualunque europeo può, da un momento all'altro, ammalarsi d'America." - Mario Soldati

Chi di noi non ha sognato almeno una volta di visitare l'America, il paese delle mille opportunità, il paese dei sogni, dei divi Hollywoodiani, delle grandi e sperdute pianure o delle bianche spiagge dove si cavalcano le più grandi e spaventose onde.

Con questo blog vi invito a viaggiare insieme a me alla scoperta di questo meraviglioso paese; ma non solo....parleremo anche di tutto ciò che è americano e che rende straordinario questo paese: la cucina, la musica, lo sport, e tutto ciò che riguarda gli Stati Uniti d'America.

Siete pronti?!?.....Si parte!!!

ROUTE 66 - The "MOTHER ROAD"


E' chiamata: the "mother road", ma è conosciuta più con il nome di ROUTE 66.

E' il simbolo più rappresentativo della libertà americana, larghi spazi e sconfinati paesaggi, dove il sole si scontra contro la lunga strada che da Chicago porta a Los Angeles.

Forse il simbolo "cult" che più rappresenta l'America, sinonimo di vita "on the road", vita libera, spensierata, sognatrice...dove non importa quando si arriva, perchè lì, dopo quel miglio, o dietro quella curva c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

Era la strada dei sogni, non una semplice strada. Era la strada che percorrevano i tanti americani, per emigrare nell'ovest degli Stati Uniti, per cercare ricchezze in quelle terre ricche e piene di sole.

Ora è difficile riconoscere la vera Route 66, ormai è stata sostituita con altre statali, con altre highway, con strade più larghe, più spaziose...ma questa rimane ancora la principale strada storica d'America, che oltre ad attraversare alcuni dei posti più belli degli Stati Uniti, rappresenta la storia e l' evoluzione culturale del Paese.

Sulle cartine si trova ancora sotto il nome di "Historic Route 66", e percorrerla adesso da ancora grandi sensazioni, grandi emozioni, perchè ci si ritrova al modo di vivere del passato, fatto ancora di persone semplici, di persone che lavorano ancora lì per la nostalgia che da quella strada, quando le persone si fermavano ancora a chiedere un informazione e per scambiare quattro chiacchiere davanti a una buona tazza di caffè oppure una birra ghiacciata, e poi vederli riprendere il loro cammino lungo la strada, magari a bordo di una Harley o di una Chevy, sicuri che alla prossima città o alla prossima pompa di benzina, parleranno ancora con altre persone e faranno incontri nuovi, difficili da dimenticare, e che faranno rivivere....almeno nella loro testa e nel loro cuore....il mito della Route 66.

Allora partiamo insieme e percorriamo la mother road, ma ricordate che questa non è una strada per le persone "frenetiche" che hanno voglia di arrivare subito dall'altra parte, solo per dire "io l'ho percorsa". No!!! Questa strada va gustata, va assaporata in ogni suo particolare, e alla fine del lungo viaggio, vedrete che sarà difficile dimenticare le emozioni che ci ha dato e vi verrà voglia di ripercorrerla, perchè ogni volta è una nuova avventura.

Il punto di partenza e Chicago, e dopo aver attraversato otto stati...Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California....e tre fusi orari si arriva sul molo di Santa Monica a Los Angeles, dopo quasi 4.000 km.

Dopo aver visitato Chicago, con i suoi palazzi e il suo skyline, all'angolo tra la Michigan e la Adam Avenue, in direzione ovest inizia la Route 66!!!
La prima tappa che si trova è la città natale di Abraham Lincon, cioè Springfield, e naturalmente tutto ruota intorno alla sua figura, si possono visitare la sua casa "Lincon Home", il "Lincon Depot" dove pronunciò il suo discorso di addio, la "Lincon's Tomb" la sua tomba e numerose statue della città.
Continuando il nostro viaggio entriamo in Missouri e arriviamo a St.Louis, città del famoso "Gateway Arch" che sovrasta la città con la sua altezza di 192 metri; molto interessante è anche "Loclede’s Landing", il quartiere storico, ricco di divertimenti, locali notturni, bar e ristoranti.
Interessante anche visitare le suggestive "Meramec Caverns", caverne con colorate stalattiti, dove si dice che si nascose il bandito Jassie James per sfuggire alla cattura.
Dopo aver toccato appena appena il Kansas, arriviamo in Oklahoma, la terra degli indiani, dei nativi americani cacciati dalle loro fertili terre e rinchiusi in una grande riserva indiana.
Percorrendo questo stato arriviamo a Oklahoma City, dove troviamo numerosi musei da visitare come il "National Cowboy Hall of Fame" il museo di cowboy più grande del mondo.
Viaggiando sulla Route 66 troviamo per la strada numerosi negozietti tipici, pompe di benzina e classici motel della strada madre, fino ad entrare in Texas a ad arrivare ad Amarillo, dove possiamo vedere palazzi storici del periodo d'oro della Route 66, dove possiamo visitare il "Palo Duro Canyon", il secondo canyon degli Stati Uniti per grandezza e il celebre "Cadillac Ranch", dove si trovano 10 cadillac con il cofano anteriore sepolto nel terreno.
Prossimo stato: New Mexico, casa degli indiani Pueblo e arriviamo a Santa Fe, una delle città più belle degli Stati Uniti, patria delle tipiche abitazioni Adobe, costruite con mattoni, argilla e paglia asciugati all'aria.
Da visitare l'"Old Santa Fe Trail", la strada del commercio, dove troviamo gallerie d'arte, ristoranti, tipiche boutique e anche l'antica cappella di "San Miguel" risalente al 1625.
A Santa Fe possiamo visitare il "Palazzo del Governatore" residenza del governatore spagnolo, risalente al 1610.
Proseguendo verso ovest, arriviamo ad Albuquerque, la più grande città del New Mexico. Interessante e visitarla durante la famosa "International Balloon Fiesta", che si tiene in ottobre, dove migliaia di palloncini di varie forme e colori vengono liberati nel cielo.
Dopo aver percorso ormai gran parte della Route 66, entriamo nel 7° stato: Arizona, stato di scenari rocciosi e riserve indiane navajo.
A Holbrook, si può ammirare il "Petrified Forest National Park" e si possono ammirare tronchi d'albero pietrificati e il motel "Wigwam" formato da tipiche stanze a forma di tende indiane.
Proseguendo incrociamo Flagstaff dove troviamo il "Museum of Northern Arizona" museo sulla storia e cultura indiana.
Tappa obbligatoria da Flagstaff è il "Grand Canyon National Park" una delle meraviglie del mondo naturale.
Lasciamo l'Arizona e arriviamo finalemente in California!!! Ma prima, chi vuole, può fare una piccola deviazione fino a Las Vegas, la città del gioco d'azzardo, dei mega-casinò e mega-alberghi, e godersi un piccolo weekend rilassante.
Lasciamo Las Vegas ed arriviamo a Los Angeles dove con un paesaggio spettacolare sull'oceano Pacifico termina la Route 66.
Città del sole, delle lunghe spiagge bianche, del cinema e dei divi hollywoodiani, delle bagnine e dei bagnini di Baywatch, delle alte onde e del surf.
In questa città c'è tanto da vedere....il "Mann's Chinese Theatre" cinema con decorazioni cinesi, "Hollywood Boulevard" dove si possono trovare i nomi e le impronte di mani e piedi delle più importanti star di Hollywood, Il "Planetarium Griffth Observatory", l'"Acquarium of the Pacific", numerosi parchi divertimenti e luoghi dove fare shopping.

Abbiamo percorso insieme quasi 4.000 km. Certo, visitarlo è un'altra cosa, ma spero di avervi fatto sognare un pò, di avervi fatto assaporare, anche se in minima parte, la gloriosa Route 66, di avervi fatto evadere insieme a me dalla realtà e di avervi fatto venire voglia di visitare questa parte d'America.

Vi aspetto alla prossima avventura, continuando a visitare insieme i luoghi più belli degli Stati Uniti d'America.




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